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La vita violenta di Benvenuto Cellini

A cura di Luigi Santi Amantini, Carlo Carena e Mario Manfredi


Roma - Bari, Laterza, 1986, Storia e società
cm 21.3x14, pp. 195-(5), tela, sovracoperta illustrata
Unica edizione. Copia ottima >>>

€ 20
INDICE DEL VOLUME

Introduzione. La bottega dell’artista    1

I. Una vita    25
   La giovinezza, p. 25 - La maturità, p. 41 - La vecchiaia, p. 61

II. Nel segno dello scorpione    73

III. La vita romana    81

IV. Il sacco di Roma    101

V. Le confessioni di un figlio del secolo    111
    Un uomo di vita, p. 111 - Una vita violenta, p. 120 - Una vita indecente, p. 129
    - Una vita randagia, p. 143

VI. Due passi da antologia    153
    La fuga da Castel Sant’Angelo, p. 153 - La fusione del Perseo, p. 161

VII. Una gran bella vita    173

VIII. Il trionfo della vita    183
Una ricostruzione del clima culturale e politico, delle usanze e dei pregiudizi di quell’epoca di grande avanzamento civile che fu il Cinquecento, colto nel momento di crisi che precede il trionfo della Contro-riforma, e raccontato attraverso la biografia spregiudicata di un personaggio come Benvenuto Cellini, che le contraddizioni del suo tempo riassunse in sé come pochi altri.


A un tempo municipale e cosmopolita, artista sommo e uomo di invincibili istinti plebei, Benvenuto Cellini fu cortigiano al servizio dei potenti e strenuo difensore della sua indipendenza d’artista, erede di una gloriosa tradizione artigiana — legata a un faticoso apprendistato di bottega — e artista-imprenditore che si serve di manovalanza bruta per l’esecuzione di progetti grandiosi.
Di tutte queste contraddizioni il libro di Ivan Arnaldi restituisce un quadro di straordinario interesse, intessuto di testimonianze d’archivio e attento ai dati della storia materiale: dalle paghe degli artisti e dei garzoni alle tariffe delle cortigiane a Roma, dalle leggi che tendono a limitare l’esercizio della sodomia ai modi attraverso i quali si viene disciplinando l’uso del coltello.
Accanto a una folla di personaggi minori e maggiori, particolare rilievo assumono i luoghi dove la vita di Cellini si svolse: Firenze, dove nasce nel 1500 ed è avviato dal padre agli studi musicali; Roma, dove si reca a più riprese prima e dopo il tragico sacco del 1527; Parigi, dove è accolto con i massimi onori da Francesco I che lo degna della sua confidenza; e ancora Firenze, dove coglierà il trionfo del Perseo a servizio della restaurata autorità dei Medici.

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